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LA NOSTRA IDEA

Per risollevare le sorti del nostro pianeta è fondamentale intervenire  sensibilizzando i cittadini fin dalla più tenera età ed il luogo deputato a farlo è sicuramente la Scuola.

EDUCAZIONE ALLA  SOSTENIBILITÁ

Trovandoci ad un passo dal non ritorno,  è di primaria importanza la consapevolezza del ruolo che ogni individuo deve avere per proteggere e preservare l'ambiente.

E' quindi essenziale introdurre una "nuova" disciplina di studio,  a partire dalla scuola secondaria di primo grado fino al primo biennio della secondaria di secondo grado, in altre parole per tutto il periodo dell'obbligo scolastico

Image by Dan Stark

PROPOSTA DI LEGGE

INTRODUZIONE


E’ ormai palese che l’umanità intera si trova ad un passo dal non ritorno se vuole far sì che l'ambiente che la circonda possa essere salvaguardato, riteniamo fondamentale che ciascun individuo acquisti, fin dalla più giovane età, consapevolezza del proprio status in relazione all'ecosostenibilità.
Crediamo quindi essenziale introdurre una materia obbligatoria all'interno della scuola secondaria di primo e secondo grado, almeno fino al primo biennio, con il quale si conclude l’obbligo scolastico.


PROPOSTA DI LEGGE


ARTICOLO 1

(Principi)


1. L'educazione alla sostenibilità contribuisce a formare e a sensibilizzare i cittadini riguardo la bellezza dell'ecosistema del nostro mondo, la sostenibilità, la consapevolezza del cambiamento climatico.


2.  L'educazione alla sostenibilità introduce all'interno delle istituzioni scolastiche la conoscenza degli articoli della Costituzione italiana inerenti la tematica dell'ambiente, il codice dell’ambiente, i nuclei fondanti dell’Agenda 2030, la condivisione e la promozione delle azioni volte alla tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, delle biodiversità e degli ecosistemi.

 


ARTICOLO 2

(Insegnamento dell'educazione alla sostenibilità) 


1. Ai fini di cui all'articolo 1, a decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, nella scuola secondaria di primo grado e nei primi due anni della scuola secondaria di secondo grado è istituito l'insegnamento dell'educazione alla sostenibilità, che sviluppa la conoscenza e la comprensione del “sistema ambiente” nelle sue diverse accezioni. Iniziative di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente devono comunque avviate già dalla scuola
dell'infanzia e proseguite per tutto l’arco della scuola primaria.


2. Le istituzioni scolastiche nella scuola secondaria di primo grado e nel primo biennio della scuola secondaria di secondo grado prevedono nel proprio curriculum l'insegnamento dell'educazione alla sostenibilità.


3. Nella scuola secondaria di primo grado la materia educazione alla sostenibilità è inserita all'interno delle linee guida di Matematica, Scienze Naturali e Tecnologia. Il monte ore annuale non deve essere inferiore a 33 ore e deve essere svolto dal docente di riferimento che può variare nel triennio in base alle decisioni prese dall’Istituto in virtù dell’Autonomia scolastica.


4. Con l’introduzione nella scuola secondaria di secondo grado della materia educazione ambientale, le istituzioni scolastiche nel raggiungere l’orario di cui al punto 4 si avvalgono della quota di autonomia utile per modificare il curricolo.
L’insegnamento della materia educazione alla sostenibilità è assegnato demandando all’autonomia scolastica il compito di individuare il docente tra il personale scolastico interno già impiegato nelle cattedre più affini nel seguente ordine: Scienze naturali (Biologia), Chimica, Fisica, Geografia, Diritto ed Economia, Matematica. Il monte ore annuale non deve essere inferiore a 33 ore e deve essere svolto dal docente di riferimento.

5. L'insegnamento dell'educazione alla sostenibilità è oggetto di valutazione orale.
Coerenti e strumentali alle linee guida per l’insegnamento dell’educazione alla sostenibilità sono lezioni laboratoriali, svolte preferibilmente all’aperto in un approccio esperienziale e di contatto diretto con la natura. Sono fortemente consigliate uscite didattiche presso realtà ecosostenibili del territorio o di rilevanza culturale e ambientale, dove è possibile il contatto diretto con luoghi di bellezza incontaminata, ma anche presso siti altamente inquinati o comunque deturpati.

ARTICOLO 3

(Costituzione e cittadinanza attiva)


1. La conoscenza della Costituzione italiana è fondamentale per ogni individuo e costituisce il punto di riferimento di ogni azione del cittadino.


2. Con particolare riferimento agli articoli 9 e 41 della Costituzione possono essere promosse tutele rivolte all'ambiente, alla biodiversità e agli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni e libere iniziative economiche che non danneggino salute e ambiente. 

 


ARTICOLO 4

(Finalità generali)


1. L'insegnamento dell'educazione alla sostenibilità assume a riferimento determinate tematiche, necessarie per lo sviluppo delle competenze ed il raggiungimento di specifici obiettivi di apprendimento. Suddette tematiche comprendono lo sviluppo eco-sostenibile, la tutela del patrimonio ambientale, delle identità e delle eccellenze territoriali. 


2. Si promuovono contestualmente l'educazione alla salute e al benessere, al volontariato ed alla cittadinanza attiva, nonché attività finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti degli animali e della natura.

 

 


ARTICOLO 5

(Competenze)


1. Per permettere un esercizio duraturo e consapevole della cittadinanza attiva i giovani devono acquisire gradualmente quelle competenze trasversali che costituiscono uno dei capisaldi fondamentali delle scelte politiche dell’Unione Europea.


2. L’educazione alla sostenibilità contribuisce in particolare allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, cioè di partecipazione attiva alla vita civile, mediante l’acquisizione di senso di responsabilità e di coinvolgimento nelle attività sociali, nel pieno rispetto di valori condivisi e di imprenditorialità, intesa come capacità di realizzare i propri progetti facendo sì che le idee si trasformino in azioni.


3. Tali competenze si sviluppano chiaramente lungo tutto il percorso di studi ma resta fermo che nella scuola secondaria di primo grado le competenze acquisite verranno
certificate alla fine del triennio, ai sensi del D.M n. 742/2017 in particolare ai punti 3, 6 e 7; per quanto riguarda la secondaria di secondo grado, ai sensi del D.M n.9/2010 la valutazione confluirà in particolar modo nell’Asse scientifico.

ARTICOLO 6

(Obiettivi di apprendimento)


1. In attuazione agli artt. 3 e 4 sono definite le linee guida per l’insegnamento dell’educazione alla sostenibilità.

2. In coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione, vengono prese a riferimento le seguenti tematiche: concetti di Ecologia, Economia, Ecosistema; studio delle caratteristiche del bioma del proprio territorio; consumi energetici e energie rinnovabili; inquinamento; concetto di salute e prevenzione della salute; effetti dell’inquinamento sulla salute; impatto dei rifiuti e loro smaltimento, raccolta differenziata, concetto di riciclo e di riutilizzo.


3. In coerenza con le Indicazioni nazionali per i Licei e con le Linee guida per gli Istituti Tecnici e Professionali, ferma restando la possibilità demandata all’autonomia delle Istituzioni scolastiche di potenziare ed ampliare le tematiche, anche in riferimento agli specifici curricola, dovranno essere prese in considerazione le seguenti tematiche: Agenda 2030, sostenibilità ambientale, economia sostenibile, energia sostenibile e progetti collegati ( a titolo di esempio Progetto energia delle alghe), agricoltura sostenibile e biologica, vertical farming, green chemistry, utilizzo di imballaggi sostenibili, bioma del territorio; raccolta differenziata, riciclo dei rifiuti; consumo e produzione responsabili; forme di trasporto green, produzione a km 0; marin litter, impatto della plastica su suolo e acque; finanza verde ed economia circolare; prevenzione rischi ambientali.

 


ARTICOLO 7

(Clausola di invarianza finanziaria)


1. Le Istituzioni scolastiche provvedono all'attuazione della presente legge nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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